Che cosa e’ la felicita’? Secondo I ricercatori della psicologia positiva una definizione di persona felice è qualcuno che vive frequenti emozioni positive come gioia, interessi, condivisione e pochi (non del tutto assenti) vissuti con emozioni negative come tristezza, ansia e rabbia. (Lyubomirsky et al, 2005).

La felicita’ e’ spesso associata ad una vita soddisfacente , al saper apprezzare la vita che si vive e I momenti di piacere e si pensa spesso erroneamente che essere persone positive significhi non avere mai momenti negativi. La felicita’ e’ soprattutto accettare ed elaborare quello che accade nella vita, come le situazioni difficili, cercando un’altro punto di vista quando la situazione sembra triste o insormontabile.

Cosa vuol dire cercare un altro punto di vista? Le emozioni vengono elaborate diversamente da persona a persona ed ognuno trovera’ le proprie risposte creative e positive o di sconfitta e negativita’. Dire che alcune persone sono felici e’ incorretto perche’ cio’ presuppone che quella persona vivi solo esperienze felici e cio’ e’ praticamente impossibile, allora cosa accade? Nessuno e’ immune da eventi negativi o ad alto livello di stress ma la differenza sta nell’ osservare quei momenti come una opportunita’ di crescita e cambiamento.

Se chiediamo a 10 persone cosa e’ la felicita’ ognuno rispondera’ in modo diverso; I filosofi, gli attori, I politici, la gente comune, ognuno dara’ la sua versione di felicita’ e come poterla raggiungere.

Io credo, dopo molte considerazioni a riguardo sia personali che lavorative, che non sia quanto possediamo che ci rende felici infatti spesso vediamo che le persone felici non hanno il meglio ma fanno il loro meglio per vivere appieno la loro vita. Le persone felici focalizzano la loro attenzione sulle cose che hanno mentre gli infelici osservano solo cio’ che manca nelle loro vite e vogliono avere.

Vi e’ mai capitato di incontrare una persona felice? Si nota subito uno sguardo chiaro e diretto, un sorriso che cattura la nostra attenzione inevitabilmente e un modo di essere che attrae solo cose belle.

Se non abbiamo avuto la fortuna di nascere in una famiglia che ci ha insegnato ad affrontare la vita con felicita’ e leggerezza oppure esperienze passate non hanno sostenuto questa crescita del pensiero positivo non vuol dire che non possiamo imparare e che siamo destinati a soffrire e non poter trasformare gli eventi.

Ecco qui alcuni consigli ed esercizi per stimolare il pensiero positivo:

  • Prendete carta e penna e dividete il foglio in tre parti con tre linee verticali, a sinistra scrivete tutte le cose tristi che vi vengono in mente e che state vivendo in questo periodo ad esempio: Litigo con il mio partner. Nella colonna centrale fate uno sforzo e provate a scrivere una soluzione che possa arginare la rabbia o le urla ad esempio: Osservare I suoi occhi e ricordare quando mi sono innamorata di lui/lei. Nella colonna di destra scrivete, invece, qualcosa di bello da fare per trasformare l’evento che ci procura dolore: Una cena a sorpresa nel suo ristorante preferito. Questo e’ solo uno dei tanti possibili esercizi o tecniche per stimolare il pensiero positivo ricordandoci che e’ importante pensare e agire positivamente cosi’ da trasformare l’abitudine triste di lamentarci e di non trovare mai la soluzione alle situazioni difficili. Inizialmente puo’ risultare diffcile questo passaggio e puo’ creare rabbia e frustrazione, non preoccupatevi vuol dire che state muovendo I giusti passi perche’ la trasformazione richiede impegno e continuita’ ma sicuramente arriva se lo si vuole veramente.
  • Provate a cercare la felicita’ che si nasconde nel vostro cuore e domandatevi: Cosa mi rende felice? Sto vivendo rispettando la mia felicita’? Cosa posso cambiare per essere felice? A volte guardarsi dritto nel cuore puo’ aiutarci a comprendere quello che ci fa stare bene e se scoprite che quello che fate non e’ quello che volete ma non potete cambiarlo immediatamente, andate a piccoli passi verso la direzione giusta. Raggiungere un grande obiettivo vuol dire raggiungere tanti piccoli obiettivi tra la partenza e l’arrivo.
  • Vivere il momento presente e’ un grande dono, spesso la nostra mente e’ prigioniera del passato e di tutte le cose che non abbiamo fatto o che volevamo cambiare e se non e’ nel passato si proietta nel futuro in un mondo ideale da raggiungere, in oggetti nuovi da comprare, in luoghi da visitare. Fare progetti e’ bello ed e’ importante ma se ci focalizziamo solo sui progetti futuri tralasciando la nostra vita che e’ qui ed ora non ci sentiamo felici. Per aiutare la concentrazione sul momento presente provate a prendere un frutto che vi piace, una mela ad esempio e iniziatela a sbucciare con molta calma e presenza mentale, siate nel vostro corpo, tagliate la mela, la odorate e la mangiate. Tutto cio’ sempre in piena consapevolezza di cio’ che state facendo, cioe’ il vostro corpo e la vostra mente sono nello stesso luogo e momento. Vedrete che piano piano riuscirete a portare maggiore consapevolezza anche in altre situazioni e la vostra energia mentale vi ringraziera’.
  • E’ importante sentirci grati per le cose che abbiamo smettendo di lamentarci e credendo che tutto sia dovuto. Quando la sera ci mettiamo a letto prima di addormentarci possiamo dire Grazie: a chi? Al nostro Dio se siamo credenti o all’universo o a noi stessi. Ringraziare onestamente per la giornata vissuta e per il cibo, I comfort, il lavoro, il partner e tutte le cose che abbiamo e’ la chiave che apre la porta alla felicita’. La miseria emotiva porta miseria nella vita perche’ I nostri occhi guarderanno solo quello mentre il senso di abbondanza in cui viviamo portera’ abbondanza e prosperita’ e riusciremo a trasformare gli eventi negativi in una grande opportunita’ di cambiamento e trasformazione.

Questi consigli ed esercizi sono rivolti a tutti coloro che non hanno un reale disagio psicologico, a volte la tristezza profonda, il non mangiare o dormire, il chiudersi in casa,puo’ essere sintomo di  depressione o altre malattie psicologiche. In quel caso chiedete il parere di uno psicoterapeuta o di un medico.