La rabbia è una emozione primordiale che deriva dall’ istinto di difesa e sopravvivenza e ha una finalità adattiva ma quando qualcosa non va come vogliamo sentiamo crescere in noi questa emozione nociva che non ci fa stare bene.

Capita a tutti di arrabbiarci per qualcosa o per qualcuno e ognuno di noi gestira’ quel fuoco rabbioso in modo differente in base a differenti caratteristiche personali.

C’e’ chi riesce a calmarsi in pochi minuti e a ritornare tranquillo continuando la propria attivita’ e chi proprio non riesce a staccare quel sentimento rabbioso che sale e scende ma non va via e resta attaccato ai propri pensieri negativi di vendetta diventando intrattabili, rigidi con  conseguenti dolori fisici.

Cosa succede? Perche’ e’ cosi’ facile rimanere prigionieri della rabbia e come si fa a lasciarla andare?

Molte persone, durante gli incontri di psicoterapia, manifestano la difficolta’ di accettare questa parte rabbiosa poiche’ porta senso di colpa e vergogna. L’idea della rabbia come una onda altissima che devasta tutto e lascia senza forza fa molta paura e richiede tempo ed esercizio per gestirla ma con impegno si può arrivare tranquillamente a contenerla.

Avere paura di questo demone interiore e’ naturale, non nego che richiede tempo, esercizio e consapevolezza per imparare a gestire la rabbia ma fortunatamente si risolve nalla maggior parte dei casi se non ci sono problemi seri con la gestione della rabbia e degli impulsi ovviamente.

Di solito ci arrabbiamo quando qualcosa sembra ingiusto e la rabbia diventa cosi’ un tentativo di “aggiustamento rapido” per riequilibrare l’equilibrio, e’ come se alzaste un pugno in segno di protesta, proclamando che non avete intenzione di arrendervi a simili ingiustizie.

Ci sono, tuttavia, una moltitudine di problemi legati a questa immediata reazione di rabbia e probabilmente la reazione di rabbia quasi mai risolve il problema che l’ha provocato. Tale rabbia reattiva è probabilmente meglio intesa come controproducente anche di fronte ad un torto ricevuto o ad una grossa ingiustizia poiche’ potrebbe andare oltre per poi pentirsene successivamente.

Quindi e’ importante trovare un’alternativa per abbandonare l’idea che reagire rabbiosamente e’ una buona soluzione e imparare a neutralizzare la rabbia in pochi secondi oppure, quando sei veramente arrabbiato, in pochi minuti. Superare una resistenza inconscia che essere arrabbiati rende forti e invincibili e’ fondamentale poiché ci sono molti “vantaggi” immediati che la rabbia puo’ illusoriamente offrire come soluzione.

  • Può illusoriamente offrirti l’immediata “ricompensa” di sentirti moralmente superiore a chiunque, o qualunque altra cosa, ti arrabbi e questo senso giustifica di dover reagire in quel modo.
  • Può aiutare a difenderti da un’angoscia sottostante o da un senso generale di vulnerabilità, perché l’adrenalina della rabbia (anche se superficialmente) può aiutarti a sentirti piu’ forte.
  • Può proteggerti dall’esperienza di una depressione sottostante o da un profondo senso di solitudine o alienazione perché, dopo tutto, la rabbia ti permette di rimanere unito all’altra persona.
  • Puoi ripristinare in te una parvenza di controllo quando, nella tua momentanea frustrazione, potresti improvvisamente sentirti fuori controllo.
  • Può aiutarti, attraverso l’intimidazione delle altre persone a prendere “potere” su di loro che diventano vittime deboli e questo purtroppo porta a numerosi effetti negativi a lungo termine sulle relazioni interpersonali.

Queste elencate sono solo alcune delle possibili spiegazioni del perchè ci lasciamo invadere da questa emozione ma in qualsiasi caso trattenere la rabbia nel nostro cuore e nei nostri pensieri diventa nocivo non solo per il nostro umore e per il rapporto coi nostri cari ma anche perche’ porta a malattie psicosomatiche che portano dolori di varia natura.

Vediamo alcuni esercizi che possono aiutarti a gestire la rabbia:

  • Se ci sentiamo attaccati ingiustamente o qualcuno si rivolge a noi in modo aggressivo, prendiamoci 10 secondi di tempo prima di lasciarci andare alla esplosione, inspiriamo ed espiriamo dal naso, pensiamo che quella reazione o ingiustizia ricevuta non ci appartiene ma e’ solo la reazione dell’ altro nei nosti confronti. Dopo 10 secondi di respirazione proviamo a parlare con obiettivita’ cercando di spiegare il nostro punto di vista.
  • Se in una situazione non c’e’ facilita’ di comunicazione forse e’ meglio andare a fare una passeggiata per calmarel’agitazione, soprattutto quando sentiamo il sangue ribollire ed il cuore battere all’impazzata: stare all’aria aperta ci permette di ossigenare meglio il nostro corpo e schiarire la confusione in modo da poter affrontare una sana comunicazione successivamente.
  • Puo’ sembrare strano ma questo rimedio che sto per suggerire e’ consigliato da una tecnica yogica di gestione della rabbia ovvero bere un bicchiere di acqua fresca. Quando la rabbia sale, bevete un bicchiere di acqua fresca e sentirete spegnere il vulcano interiore.
  • Se siamo arrabbiati col nostro partner e non riusciamo a fermare le parole, proviamo a schioccare le dita come a richiamarci all’ordine e fermare l’ondata di rabbia che toglie lucidita’ e quando lo schiocco ci riporta al momento presente respiriamo e seguiamo I punti precedentemente consigliati.
  • Andare a fare una corsa, disegnare, ascoltare musica, lavorare la creta, cantare, fare yoga, meditare o cucinare. Tutte le attivita’ creative o fisiche riducono l’adrenalina e riportano la giusta respirazione e concentrazione.

Essere arrabbiati e’ naturale e non dobbiamo spaventarci o sentirci in colpa ma e’ nostra responsabilita’ come reagiamo alla rabbia, e’ li’ che diventiamo attori consapevoli delle nostre emozioni e possiamo imparare a guidare questa macchina impazzita della rabbia invece di essere in balia di essa senza comandi.

Ricordate che il respiro e’ un grande dono ogni volta che la nostra lucidita’ e consapevolezza e’ traballante, quindi respiriamo respiriamo e respiriamo.