La domanda che mi viene posta piu’ spesso durante I colloqui con i pazienti che lavorano come artisti e’: “Io vorrei sapere perche’ mi sono bloccato, non riesco piu’ a dipingere, a scrivere musica, a creare”. Perche’ avviene questo? Cosa succede quando ad un certo punto viene a mancare quella ispirazione che ci permette di creare ed essere in contatto col nostro Se’?

Prima di tutto cerchiamo di capire cosa vuol dire per una persona che vive la sua arte sentirsi bloccato; l’immagine che mi arriva quando me lo chiedono e’ quella di un fiume che scorre serenamente e all’improvviso qualcosa cambia. Come ce ne accorgiamo?

Al mulino piu’ avanti non arriva piu’ l’acqua, il mulino si arresta, il grano non viene macinato, la farina non si crea e cosi’ via in una serie di causa effetto.

Cosa ha bloccato il fiume? Un tronco d’albero caduto? Un grosso masso? Qualsiasi sia la causa e’ importante andare a rimuovere il blocco e lasciare riprendere il percorso del fiume in piena liberta’. In questa metafora immaginate di essere il fiume, il masso sono le difficolta’, gli imprevisti, I dolori, che la vita ci porta e l’atto del liberare il fiume sia la pratica dello yoga e della meditazione.

La meditazione e lo yoga ci permettono di accedere ai luoghi profondi della nostra psiche e della coscienza che ispirano le idee creative a emergere, offrendoci allo stesso tempo strumenti per lavorare con alcuni dei nostri più grandi ostacoli come artisti.

Praticare yoga può connetterti più in profondita’ con la tua mente creativa, col corpo e l’anima poiche’ aiuta la tua espressione artistica a fluire senza blocchi, dalla tua interiorita’ passera’ al corpo fisico prendendo forma in cio’ che fai ogni giorno e nel tuo lavoro artistico.

La creatività sorge naturalmente quando si medita o si e’ rilassati nel momento presente, invece quando siamo distratti dalle preoccupazioni quotidiane e dai pensieri ossessivi sentiamo che qualcosa non arriva e ci sentiamo come bloccati e non sappiamo come muoverci o iniziare un lavoro.

Questo è il motivo per cui lo yoga è un grande dono per l’artista. Quando pratichiamo la consapevolezza in asana, pranayama e meditazione, impariamo a vedere e lasciare andare le distrazioni della mente. È da questo luogo che l’ispirazione scaturisce.

Affinché quell’energia si manifesti come un’opera di scultura, poesia, una nuova ricetta, una composizione musicale, gli artisti devono essere in grado di concentrarsi intensamente sul loro lavoro per ore e ore. Le pratiche più profonde dello yoga, tra cui Dharana (concentrazione profonda) e Dhyana (sperimentare un senso di unità con l’oggetto della nostra concentrazione), sono particolarmente potenti per addestrarci
ad accedere e rimanere in uno stato focalizzato di flusso creativo.

Diventera’ più semplice grazie alla nostra pratica yogica esaminare i nostri pensieri, il respiro, il corpo, diventando più perspicaci in tutte le aree della vita, compresa quella artistica.

I musicisti possono diventare più abili con i movimenti sottili delle dita sui loro strumenti; gli artisti visivi possono entrare in sintonia con una gamma più ampia di forme, colori e trame. Un cuoco puo’ diventare piu’ sensibile agli odori e ai sapori .

Osservando attentamente la nostra vita sia dentro che fuori dal tappetino yoga apriamo la strada alla creazione di un’arte più autentica, sincera perche’ partira’ dalla sorgente che e’ il nostro cuore.